MASS MEDIA
L'espressione "mass media" ha al suo interno il termine di origine latina media che significa mezzo/strumento, l'espressione si è diffusa in ambito anglosassone e poi internazionalmente. In italiano è traducibile con "comunicazione di massa". Con il termine mass-media si intende un mezzo o uno strumento di comunicazione di massa attraverso il quale è possibile diffondere messaggi ad una grande quantità di destinatari. È importante sottolineare che in uno Stato Democratico i mezzi di informazione sono indipendenti dai governi; i cittadini hanno la possibilità di rimanere informati su fatti legati alla politica e all'economia e di elaborare considerazioni personali al riguardo. Il primo vero mezzo di comunicazione di massa fu il libro, scritto a mano e copiato tramite il lavoro degli amanuensi. Con l'avvento dell'elettricità, la produzione e diffusione dei media cambiarono drasticamente. Fino alla Rivoluzione industriale, lo sviluppo dei mass media fu lento, ma nel XIX secolo nuove invenzioni come il telegrafo, il telefono e il cinema permisero una comunicazione più diretta. Nel XX secolo, i mass media arrivarono nelle case private con la radio, la televisione e infine internet. I mass media hanno avuto un grande impatto sulla comunicazione e sulla società, questa tematica è largamente dibattuta nelle scienze sociali, in particolare nell'ambito della sociologia. In generale, si è indagato il ruolo dei mass media nell'informare, nel creare un'industria della cultura e dell'intrattenimento, nell'influenzare l'utente nelle sue scelte e nei suoi consumi e si è sottolineata la loro funzione nel veicolare messaggi di propaganda politica. Si sono anche studiati i mass media come strumenti in grado di unificare e uniformare gli utenti, ma anche come mezzi in grado di modificare profondamente le relazioni sociali, riducendo e sostituendosi ai contatti personali.

STAMPA
La stampa a caratteri mobili è stata inventata in Cina nel 1041 dal tipografo Bi Sheng, ma è stata diffusa in Europa grazie al tedesco Johannes Gutenberg nel 1450. Questa tecnica si basa sull'uso di piccoli tasselli mobili su cui sono incisi in rilievo lettere, numeri, segni di punteggiatura ed elementi grafici (cliché). Le parole vengono composte, inchiostrate e stampate su un supporto di carta grazie all'uso di una pressa. Il primo libro stampato fu la Bibbia, conosciuta come la Bibbia di Gutenberg, pubblicata nel 1455.Tra i principali prodotti tipografici troviamo giornali, riviste e libri, che oltre ad essere strumenti culturali, rappresentano anche uno dei mezzi di comunicazione pubblicitaria più importanti dopo la televisione. Il vantaggio principale della pubblicità su carta è la sua staticità. Per essere efficace, la pubblicità deve combinare armoniosamente tutti gli elementi che compongono il layout (immagini, testi e spazi vuoti).La pubblicità trova ampio spazio grazie a pagine pubblicitarie nei giornali e nelle riviste, brochure e volantini. In genere, il layout include elementi specifici: Visual (immagine), Headline (titolo), Subheadline (sottotitolo), Bodycopy (testo descrittivo. Più grande è il formato, meno elementi verranno inseriti. A differenza dei materiali stampati di grandi dimensioni, che sono pensati per essere osservati da lontano, con pochi elementi e un forte impatto visivo, pieghevoli e volantini possono essere letti da vicino, il che permette loro di contenere molte più informazioni scritte e immagini.

MANIFESTO
Una delle prime forme di marketing che ha fatto la storia dell'advertising, è il manifesto. La sua nascita risale alla fine dell'ottocento a Parigi, dove inizia a diffondersi grazie a Jules Chéret, pubblicitario e pittore, il quale comprese al volo l'importanza dell'immagine rispetto al testo e come da qui derivasse la necessità di attirare l'attenzione con immagini che fossero quasi magnetiche. L'artista intuisce che l'immagine è la vera forza comunicativa in un annuncio pubblicitario e punta su quella per catturare l'attenzione dei passanti. Colori accesi e belle donne sono il segreto del suo successo. Il cartellonismo italiano deve moltissimo alla stamperia milanese delle Officine Grafiche Ricordi, che coinvolse diversi artisti nella ricerca di un nuovo linguaggio grafico e verbale per l'ideazione di cartelloni murali, annunci e pubblicazioni sulle sue riviste, cartoline postali da collezione e libretti d'opera. Particolarmente proficua fu la collaborazione ventennale con i fratelli Mele, che nel 1889 fondarono a Napoli uno dei primi esempi di grandi magazzini in Italia. Artisti del calibro di Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Leonetto Cappiello e Aleardo Terzi realizzarono una serie di manifesti in stile pittorico in cui venivano ritratte persone in abiti raffinati e situazioni mondane, pensati per attirare l'attenzione della media borghesia sull'ampia gamma di vestiti confezionati a prezzi contenuti. Il manifesto è un foglio stampato di svariate dimensioni che viene affisso in luoghi pubblici allo scopo di far conoscere alla collettività, generalmente con intenti persuasivi, fatti, intenzioni, programmi, merci, idee. Il manifesto pubblicitario ha come obiettivo principale quello di persuadere, suscitando l'interesse del pubblico attraverso l'uso combinato di immagini, testo e tipografia. L'elemento chiave è il visual, che presenta il prodotto in un contesto attraente per esaltarne le caratteristiche o i benefici, Inoltre, le componenti verbali come headline, bodycopy, pay off e logotipo completano il messaggio. Una pubblicità efficace deve essere coerente con l'obiettivo e il target, coinvolgendo emotivamente ed esteticamente il pubblico senza essere autoritaria, permettendo una partecipazione attiva nella comprensione del messaggio.
CINEMA/CINEMATOGRAFO
La nascita del cinema è da attribuire a due fratelli francesi Auguste Louis Lumière, inventori del cinematografo, una macchina da presa che serviva anche come proiettore. I filmati dei Lumiere riprendevano scene di vita quotidiana, operai che uscivano dalle fabbriche o donne a passeggio. Nel 1895 allestirono in un caffè una proiezione ad una platea di gente le immagini di un treno a vapore in movimento; a questa visione, secondo le curiosità dell'epoca, il pubblico scappò, tanta fu la sensazione di realtà del movimento del treno. Poco dopo, sempre a Parigi, l'illusionista e prestigiatore George Melies, attraverso il fermo immagine, lavorò a degli esperimenti che lo portarono a diventare l'inventore degli effetti speciali. Rimasta nella storia l'immagine tratta dal suo film "Viaggio nella luna", dove in primo piano una luna umanizzata viene colpita in un occhio da una navicella di astronauti. Nel 1906 a cinema arriva il colore e nel 1927 il sonoro. Anche a cinema vengono trasmessi messaggi pubblicitari, la loro struttura è simile a quella televisiva, filmati di pochi minuti in apertura e chiusura del film.

RADIO
Il 5 marzo del 1896 Guglielmo Marconi presentò la richiesta per brevettare le proprie migliorie alla telegrafia senza fili, ossia il primo prototipo della radio anticipando di qualche settimana la prima trasmissione radio del fisico russo Popov. In Italia le trasmissioni radio iniziarono nel 1924 e poco dopo anche la comunicazione pubblicitaria. I totalitarismi si servivano dei mezzi di comunicazione per indottrinare le grandi masse. In Italia, durante il regime fascista, Mussolini fornì ogni scuola e ogni paese di una radio in modo da arrivare direttamente alle nuove leve. Fu attraverso la radio che il noto presentatore Corrado e Winston Churchill (primo ministro del Regno Unito) annunciano alla radio la fine della Seconda Guerra Mondiale. Negli ultimi decenni la radio ha perso il posto di privilegio che occupava prima dell'avvento della televisione ma mantiene un buon indice di ascolto, il suo punto di forza nel messaggio pubblicitario sono i suoni e le melodie che puntano ad agire come motivo di ricordo.

TELEVISIONE
La televisione iniziò a diffondersi 1928 negli Stati Uniti. Arrivò in Italia nel 1954 e la prima emittente fu la Rai, con Rai Uno rimasta l'unico canale per molti anni e trasmetteva da Torino. Le trasmissioni cominciavano intorno alle 17:30 e si concludevano alle 23:30. Carosello, un programma basato esclusivamente sulla pubblicità di prodotti commerciali, andava in onda alle 21:00 e durava 10 minuti. I prodotti comparivano solo alla fine di nel scenette animate in stop-motion o di veri e propri cartoni animati realizzati da noti registi del tempo. Leggendaria la frase "tutti a letto dopo Carosello", proprio perché seguito anche ed in particolare dai bambini. La televisione rimane il mezzo attraverso il quale la pubblicità ha raggiunto i livelli più alti di creatività e diffusione, pari a quelli di un cortometraggio. Ha un enorme potenziale poiché raggiunge grandi masse di consumatori. Gli spot pubblicitari durano mediamente tra i 10 e i 30 secondi. Per gli inserzionisti il prezzo dello spot varia a seconda della fascia e del programma in cui viene trasmessa. Quando parliamo di televisione, non dobbiamo pensare alla TV come la conosciamo oggi: il pubblico era molto limitato, i programmi venivano trasmessi solo in poche località e le immagini erano in bianco e nero. Nonostante questi limiti, gradualmente il nuovo mezzo iniziò a diffondersi. Nel 1937, la cerimonia di incoronazione di re Giorgio VI del Regno Unito fu il primo evento trasmesso in diretta televisiva. Negli ultimi decenni, la TV ha vissuto nuovi cambiamenti. La trasmissione digitale ha preso definitivamente il posto di quella analogica, portando, tra l'altro, a un grande aumento dei canali. Anche gli apparecchi di ricezione sono cambiati: le tv a schermo piatto hanno sostituito i vecchi televisori a tubo catodico.
INTERNET
Internet è il più recente canale di comunicazione di massa. La sua nascita avviene negli anni '60 del secolo scorso per esigenze di tipo militare: in piena Guerra Fredda, gli Stati Uniti d'America volevano un sistema di collegamento in rete dei computer che controllavano i missili nucleari delle loro basi militari. Nel 1958, con la collaborazione di varie università americane, il Governo americano decise di creò un istituto di ricerca denominato ARPAnet, una rete militare informatica finalizzata allo scambio di informazioni veloce e sicura. Negli anni ottanta, grazie all'avvento dei personal computer ci fu un primo grande impulso alla diffusione della rete al di fuori degli ambiti istituzionali e accademici, la nuova forma di comunicazione ebbe molto successo, rendendo di fatto collegabili centinaia di migliaia di utenti che iniziarono così a scambiarsi informazioni e dati ma anche messaggi estemporanei. Nacquero in questo modo, l'e-mail o posta elettronica (1978), i primi newsgroup e di fatto una rete, il WWW -World Wide Web (letteralmente "ragnatela globale"). Sia navigando in rete che sulla casella di posta elettronica, la pubblicità è onnipresente, i brand la diffondono su pagine specifiche o in base ai gusti e alle ricerche di ogni singolo utente, diventando negli ultimi anni, tagliata su misura per ogni consumatore. Può essere statica o dinamica, composta da banner fissi o animati, fino a video.
